Una storia sul coraggio e l’importanza di ogni segno particolare.
Lo spettacolo “Il mio segno particolare” è l’adattamento drammaturgico dell’omonimo romanzo autobiografico di Michele D’Ignazio, edito Rizzoli.
Realizzato grazie al supporto dell’Associazione Naevus Odv Italia, l’Associazione italiana del nevo congenito gigante.
IL ROMANZO
Michele nasce il 7 gennaio 1984. I suoi genitori non vedono l'ora di conoscerlo, di prenderlo in braccio, di portarlo a casa. Ma quando lo vedono per la prima volta restano stupiti! Sulla schiena il piccolo ha un neo gigante a forma di mantello, proprio come quello dei supereroi. Iniziano così mille avventure, dentro e fuori dagli ospedali, con medici, sale operatorie e infiniti rotoli di garza. Con ironia e leggerezza Michele oggi ci racconta la sua vita a pois, svelandoci le tante emozioni che ha vissuto e descrivendo tutti quei grandi che lo hanno aiutato quando lui era piccolo. Che gli sono stati accanto, con coraggio, sensibilità e allegria. E che gli hanno dato la spinta a diventare la persona che è oggi, uno scrittore attento alla bellezza di tutti i segni particolari e amico dei bambini, a cui non smette di raccontare storie.
LO SPETTACOLO TEATRALE
La scena si presenta come una stanza con un grande baule, una valigia, delle fotografie. Il protagonista Michele, ritrovando oggetti e foto, si apre alla narrazione. Tra ricordi sognanti, si alternano dottori, palloncini, zii, compleanni, biciclette, divenendo tutti parte di un grande gioco. Ormai adulto, Michele ci svela con ironia e leggerezza quel segno particolare che gli ha segnato la vita, facendoci riflettere sull'importanza di ogni particolarità.
PERSONAGGI:
Lo scrittore Michele, protagonista
Le voci dei bambini che raccontano i loro segni particolari
I ricordi, che prendono vita sotto forma di marionette animate, fotografie, giocattoli…
Il neo, che prende forma attraverso la tecnica delle ombre cinesi
IL PROGETTO EDUCATIVO
Strada facendo, il cammino di «Il mio segno particolare» è diventato qualcosa di sempre più grande, come lo stupore che ci accompagna ad ogni tappa del nostro viaggio. È successo tutto in maniera spontanea. Chi organizzava lo spettacolo, su e giù per l’Italia, ci ha sempre chiesto di accompagnarlo con degli incontri.
Gli spettatori, oltre ad assistere alla messa in scena a teatro, volevano leggere il libro e conoscerne l’autore. In tanti poi si appassionavano al teatro e volevano sapere di più su come mettere a punto quel grande superpotere che è raccontare.
Quello che proponiamo oggi è quindi un progetto più grande, che speriamo possa essere utile e importante per le scuole che ci contattano.
Allo spettacolo teatrale consigliamo quindi di associare:
- Un laboratorio di scrittura autobiografica sui segni particolari tenuto da Michele D’Ignazio
- Un laboratorio teatrale sul raccontarsi curato dalla Compagnia Walden
Il progetto si rivolge principalmente all’intero ciclo della scuola secondaria di primo grado e alle scuole secondarie di secondo grado, ma anche agli ultimi due anni della scuola primaria.
Perché Il mio segno particolare?
• Perché può aiutare ad affrontare le difficoltà con lo spirito giusto. Ogni ostacolo può trasformarsi in un’opportunità di crescita e maturazione.
• Perché fa capire il valore delle storie che ci portiamo dietro e l’importanza di condividere queste storie con gli altri. Raccontare è un vero superpotere, il più incredibile di tutti.
• Perché può essere un esempio di come si costruisce una giusta consapevolezza di se stessi, relazionandosi in modo equilibrato con gli altri.
• Perché parla di ospedali con stile poetico, elogiando il lavoro dei medici e la grande umanità che emerge nei momenti difficili.
• Perché ci fa riflettere sul valore e la particolarità di ogni diversità, sia fisica che caratteriale.
• Perché incoraggia a scoprire e svelare i propri segni particolari, ragionando sulle caratteristiche che ci rendono unici e speciali.
L’Associazione Naevus Italia Odv
Naevus Italia raccoglie i soggetti con nevo melanocitico congenito gigante, una malformazione della pelle molto rara, caratterizzata dalla presenza alla nascita di nei di elevate dimensioni che coprono tra 10% e il 90% della pelle del bambino.
L’Associazione promuove la consapevolezza del nevo congenito gigante, migliorando i protocolli medici per il trattamento di questa condizione della pelle, supporta l’inclusione in tutti gli ambiti di vita, e offre sostegno alle famiglie.
Naevus nasce nel 2005 principalmente dalla volontà di tre famiglie che hanno visto incrociarsi i loro destini qualche anno prima.
Il loro punto di incontro è stato il Nevo Melanocitico Congenito Gigante. Nello scambio delle singole esperienze, delle grandi emozioni e delle comuni angosce, delle ansie ma anche delle speranze, è emersa in modo molto spontaneo la necessità quasi inconscia di attivarsi per creare ed essere un punto di riferimento per tutti coloro che per qualunque motivo già erano o sarebbero diventati soggetti “interessati dalla patologia del Nevo Gigante”.
In poco tempo la Naevus ha raccolto molte famiglie con bambini e anche soggetti adulti nati con il Neo Gigante ed è diventata un punto di per tutti coloro che si trovano a condividere questa patologia.